Illustriamo qui un esempio di trattamento delle difficoltà scolastiche con il Metodo Tomatis.  Si tratta di un un caso tipico di disturbo della letto-scrittura,  ma  con una diagnosi particolare.

Al primo incontro, come spesso accade, il bambino arriva accompagnato da entrambi i genitori.

Questo è un vantaggio, perché durante l’incontro riusciamo ad osservare qualche dinamica familiare. Sebbene non sia compito del terapista Tomatis intervenirvi, da essa possiamo trarre alcuni spunti utili.

Nel nostro caso notai subito che i genitori, e in particolare la madre, erano troppo permissivi.

Il bambino era capriccioso e irritabile! Bontà sua, mi riusci in qualche modo di completare i test di ascolto di Tomatis.

Il motivo della consultazione era la lentezza nella lettura e qualche errore di ortografia di troppo.

Il bambino leggeva più lentamente della media ed appariva poco motivato a migliorare, benchè fosse dotato di una intelligenza vivace.

La diagnosi ufficiale era: CAPD (Central Auditory Processing Disorder: disturbo centrale dell’elaborazione uditiva).

La diagnosi era stata posta dal prof. Giacomo Stella, che consigliò l’intervento con Tomatis.

In casi come questo le terapie più usate non hanno  strumenti specifici di intervento, ed infatti non vi erano stati miglioramenti apprezzabili.

Vediamo ora qual è la diagnosi secondo il Metodo Tomatis, osservando il diagramma del test d’ascolto.

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Senza entrare eccessivamente  nella tecnica, secondo gli studi di Tomatis in ogni tipo di problema scolastico vi è quasi sempre un disturbo dell’ascolto. Nella lettura le parole scritte divengono suono nella mente del bambino. Se  manca la chiarezza nell’analisi dei suoni, è facile immaginare le difficoltà di lettura e di apprendimento che ne conseguono.

Come abbiamo già spiegato, all’esame audiologico l’udito è normale od appena inferiore alla media, ma con delle particolarità che spesso vengono trascurate.

Nel nostro caso c’è una sensibile discesa delle curve verso destra: il bambino percepisce gli acuti con difficoltà. Solo quando il volume è piuttosto alto sente qualcosa.

Nella vita il problema si nota poco, perché riguarda le frequenze molto alte, superiori alla normale voce umana.

Nel nostro test si notano  diversi altri segnali importanti.

Ad esempio, le curve sono molto irregolari, e diverse per le due orecchie. Questo ci segnala una possibile mancanza di coordinamento tra i due emisferi cerebrali.

Verso sinistra abbiamo una risalita delle curve, con il tracciato rosso (conduzione ossea) quasi sempre più alto. Ciò indica un eccesso di energia nervosa poco controllata, molto comune nei bambini.

La tendenza discendente, molto pronunciata all’orecchio sinistro, ci segnala possibili difficoltà avvenute durante il parto.

I trattini rossi nel secondo test indicano errori nella discriminazione delle differenze di tono.

Credo che i problemi elencati siano sufficienti per giustificare qualche difficoltà a scuola!

Il bambino non è  propriamente  dislessico, ma la sua velocità di lettura, misurata con i test standard, indica che, per la sua età, l’80% dei bambini è più veloce di lui.

Il secondo test che vedete sotto è stato effettuato verso la fine della terapia (dopo circa sei mesi).

Le curve sono ancora un po’ irregolari (è normale a 7 anni) ma la percezione dei toni acuti è molto migliorata; anche l’asimmetria dei tracciati in rosso si è ridotta.

Il lavoro effettuato in sei mesi, insieme, ovviamente, all’insegnamento scolastico, ha condotto ad un ottimo risultato. Dopo una nuova misurazione della velocità e degli errori di lettura, osserviamo  che il bambino adesso legge ad un livello perfettamente normale per la sua età.

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Metodo Tomatis e difficoltà scolastiche

2 pensieri su “Metodo Tomatis e difficoltà scolastiche

  • 22 Gennaio 2020 alle 15:00
    Permalink

    Io sono una psicologa e psicoterapeuta che da due anni ha terminato la formazione in audio-psico-fonologia a Verona con il Dott. Concetto Campo. Opera a Pescara. Sono soddisfatta ed entusiasta del Metodo oltre che sorpresa dei risultati.

    Rispondi
    • 23 Gennaio 2020 alle 12:06
      Permalink

      Buonasera, grazie per il commento. Anch’io ho seguito la formazione con il dr. Campo nell’ormai lontano 2008, e poi mi sono perfezionato presso il Mozart-Brain-Lab di Saint-Truiden (Bruxelles). Cordiali saluti

      Rispondi

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